Leggenda narra che le prime piante di caffè apparse ed utilizzate dall’uomo risalirebbero a più di mille anni fa, la storia del caffè in Italia appena 500. Non è comunque certa questa affermazione. Da alcune ricerche condotte però risulterebbe plausibile attribuire la comparsa del caffè all’incirca nell’anno 858 nella regione etiope sull’altopiano abissino.
Come è nato il caffè
Il percorso della pianta del caffè si dirama nei secoli successivi passando dallo Yemen all’Arabia, dall’Egitto alla Turchia. Nel 1555 nascono i primi caffè per consumazione, sdoganando di fatto una bevanda fino a quel momento utilizzata esclusivamente a scopo curativo. Ben presto grazie alle esportazioni della pianta nelle colonie oltre oceano il caffè si espande nel continente sudamericano. Qui la pianta trovando le giuste caratteristiche ambientali riuscì a formarsi e ad avere una crescita costante.
Il “vino d’Arabia”, così chiamato in quei tempi, risulta troppo amaro e sgradevole ai palati occidentali che allo scopo di renderlo più piacevole aggiungono lo zucchero dando inizio al successo del caffè. Nel Seicento, il caffè con le sue proprietà eccitanti e seducenti al punto da far pensare che si potesse leggere il futuro nel fondo delle tazze, viene nominato “bevanda del diavolo” direttamente dalla Chiesa. Venne proibito finché Papa Clemente VIII però non resistette alla tentazione della bevanda e si rifiutò di mantenere la proibizione precedentemente imposta.
Oggi il caffè viene coltivato in vastissime aree del globo e ogni territorio grazie alle sue peculiarità geografiche ne caratterizza qualità e diversità.
Il caffè sbarca in Italia
Verso i primi anni del XV secolo la pianta del caffè fa le sue prime apparizioni nel continente Europeo. Trafugata da intraprendenti commercianti olandesi viene introdotta nei nobili ambienti delle corti spagnole e francesi. In Italia il caffè arriva all’incirca nel 1570 nella vicina Venezia, grazie al padovano Prospero Alpino che ne portò alcuni sacchi dall’Oriente. Inizialmente la bevanda veniva venduta in Farmacia ma fin da subito aveva preso l’attenzione dei più ricchi.
La storia del caffè in Italia inizia a prendere piede, pian piano nascono le Botteghe del caffè e spopola in tutta la popolazione, tanto che a metà 1700 se ne contano più di 200 nella sola isola di Venezia. Col tempo il caffè prende il via come un’occasione per incontrarsi e chiacchierare, stare in compagnia e provare nuovi sapori. In tutta Italia la bevanda spopola e, come ben sappiamo, molte città iniziano a diventare famose per la loro particolarità nel prepararla.

L’Italia gioca un ruolo di primo piano nell’evoluzione del caffè così come lo intendiamo oggi. Dobbiamo proprio all’ingegno italiano e all’intraprendenza che da sempre contraddistingue il nostro popolo, la creazione della prima macchina per produrlo, grazie al brevetto di Angelo Moriondo nel 1884 a Torino. Questi macchinari utilizzando la forza del vapore permisero la degustazione istantanea della bevanda creando il famoso “espresso all’Italiana”, famoso ed imitato in tutto il mondo.
Il Caffè Espresso italiano
Non tutti sanno che il caffè espresso deriva dal “caffè istantaneo”. Venne nominato così perché, come fa intendere il nome, era veloce da produrre e i baristi e ristoratori, infatti, riuscivano a soddisfare molti clienti in poco tempo. Ma non sono la stessa bevanda, anzi il macchinario per produrre caffè espresso è unico nel suo genere.
La macchina per il caffè espresso permette di arrivare al prodotto finale in maniera rapida, ma allo stesso tempo esaltandone gli aromi e rendendolo cremoso partendo dalla materia prima. La macchina per il caffè espresso venne inventata nel 1901, qualche anno dopo quella di Angelo Moriondo, dal milanese Luigi Bezzera.
Il caffè espresso prodotto in quegli anni è comunque diverso da quello che beviamo al giorno d’oggi. Era molto più amaro, senza gusto e poco cremoso. Con il passare del tempo e con la crescita della fama del caffè italiano, moltissimi altri paesi hanno creato una propria cultura attorno al caffè, spesso completamente differente da quella italiana.
Il caffè si evolve
Nel 1933 viene creata la prima Moka dal famosissimo Alfonso Bialetti. Strumento chiave e simbolo della produzione del caffè italiano nelle case. I primi modelli venivano fatti in alluminio, a differenza degli attuali prodotti in acciaio, nonostante funzionino nello stesso modo.
Con il passare degli anni hanno cercato anche di coltivare caffè nel territorio italiano ma non sempre la pianta è riuscita a crescere correttamente. Tranne in Sicilia dove sono riusciti a creare il primo vero caffè italiano.
Il gusto, le miscele e i palati si sono evoluti nel tempo e moltissime aziende hanno aperto la propria linea di caffè. Noi di Zanatta Caffè con 25 anni di esperienza nel settore, dal 2013 offriamo miscele ricercate e accuratamente selezionate avvalendoci dei migliori Maestri Torrefattori del territorio. Se vuoi scoprire di più sulla nostra storia ti rimandiamo a questo articolo.